Come diagnosticare precocemente l’Artrite Reumatoide?

L’artrite reumatoide è una patologia autoimmune debilitante che affligge milioni di individui, portando con sé una serie di sfide fisiche e psicologiche. Si tratta di una malattia complessa che coinvolge un’interazione intricata tra fattori genetici, ambientali e immunologici. 

In questo articolo, ci addentreremo nella definizione della patologia, nelle sue cause sottostanti, nei sintomi distintivi e nelle modalità di diagnosi precoce dell’artrite reumatoide.

Definizione

L’artrite reumatoide è una forma di artrite cronica caratterizzata da un’infiammazione persistente delle membrane sinoviali, che rivestono le articolazioni e per tanto provoca dolore, gonfiore, rigidità e perdita delle funzioni articolari.

Questa patologia può colpire qualsiasi articolazione, ma le dita delle mani, i polsi, i piedi, le ginocchia e le caviglie sono più frequentemente coinvolte.

In Italia, la prevalenza è di circa lo 0,5%, con 200.000-300.000 malati e colpisce principalmente le donne e si manifesta spesso tra i 40 e i 60 anni.

Cause

Le cause esatte dell’artrite reumatoide non sono completamente comprese, ma si ritiene che coinvolgano un’interazione complessa tra fattori genetici, ambientali e immunologici. Alcuni dei fattori che possono contribuire allo sviluppo includono:

– Predisposizione genetica: gli individui con determinati tipi di geni HLA (Human Leukocyte Antigen) sembrano avere un rischio maggiore di sviluppare AR;

– Fattori ambientali: l’esposizione a determinati agenti ambientali come il fumo di sigaretta, infezioni virali o batteriche, e lo stress possono scatenare o esacerbare l’infiammazione nelle persone geneticamente predisposte;

– Disfunzione del sistema immunitario: nell’AR, il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti sani, in particolare le membrane sinoviali delle articolazioni, causando infiammazione e danni.

Sintomi

I sintomi dell’artrite reumatoide possono variare da lievi a gravi e possono includere:

– Dolore articolare: si manifesta generalmente come dolore persistente, rigidità e gonfiore delle articolazioni, spesso simmetriche, come mani, polsi, ginocchia e piedi;

– Rigidità mattutina: molti pazienti con AR sperimentano una marcata rigidità articolare al risveglio, che può durare diverse ore;

– Affaticamento: la fatica è comune tra i pazienti con AR e può essere debilitante;

– Deformità articolari: a lungo termine, l’infiammazione cronica può causare danni strutturali alle articolazioni, portando a deformità e limitazioni funzionali;

– Coinvolgimento sistemico: in alcuni casi, l’AR può coinvolgere anche altri organi e sistemi del corpo, come la pelle, gli occhi, i polmoni e il sistema cardiovascolare.

Diagnosi 

La diagnosi precoce e accurata dell’artrite reumatoide è essenziale per prevenire danni articolari irreversibili e migliorare l’outcome clinico. I medici utilizzano una combinazione di anamnesi, esame obiettivo e test di laboratorio e di imaging per confermare la diagnosi. Alcuni dei test comunemente utilizzati includono:

– Esami del sangue: questi possono includere il dosaggio di marcatori infiammatori come la proteina C reattiva (PCR) e la velocità di eritrosedimentazione (VES), nonché il test per la presenza di fattori reumatoidi e anticorpi anti-peptidi citrullinati ciclici (anti-CCP);

– Imaging: le radiografie articolari possono mostrare segni di infiammazione, erosioni ossee e danni articolari;

– Ecografia e risonanza magnetica: questi metodi di imaging possono essere utilizzati per valutare l’entità dell’infiammazione e dei danni articolari in modo più dettagliato rispetto alle radiografie convenzionali.

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