Il bombardamento mediatico è forte, i livelli di allarme alti ma non bisogna farsi prendere dal panico.
L’informazione e la chiarezza sono sempre l’arma migliore per capire cosa succede e come agire di conseguenza.
COVID-19, il coronavirus umano proveniente dalla Cina, è un virus che genera sintomi influenzali quali tosse, febbre, mal di gola, spossatezza e/o dolori articolari. Tali sintomi possono presentarsi insieme o in parte.
Il grado di allarme che c’è deriva dal fatto che, essendo un virus nuovo, il corpo umano si trova ad affrontare una minaccia del tutto sconosciuta pertanto abbiamo una copertura anticorpale inadeguata o inesistente nei confronti di tale virus. Tutto questo genera un’infezione dilagante maggiore rispetto ad una qualsiasi infezione, causando un’epidemia cioè una diffusione del virus su larga scala.
È importante sapere che il virus influenzale, che ahimè in inverno colpisce la stragrande maggioranza della popolazione, miete più vittime del COVID-19.
Secondo gli ultimi studi cinesi su tutti i casi attestati di infezione da COVID-19 siamo ad un tasso di mortalità tra il 2% e il 3%. I soggetti a rischio sono persone che hanno spesso già patologie in atto che causano un’immunodepressione, cioè una carenza del sistema immunitario che non riesce ad agire contro il virus; pertanto il virus sfocia in polmonite o crisi respiratorie acute o addirittura coma o morte. Ovviamente anche gli anziani sono soggetti più esposti in quanto più deboli.
Difatti secondo i dati attuali possiamo stabilire un’incidenza di morte divisa per fasce d’età:
ETA’ | INCIDENZA DI MORTE |
0 – 9 anni | nessun decesso |
10 – 19 anni | 0.2% |
20 – 29 anni | 0.2% |
30 – 39 anni | 0.2% |
40 – 49 anni | 0.4% |
50 – 59 anni | 1.3% |
60 – 69 anni | 3.6% |
70 – 79 anni | 8.0% |
80 + anni | 14.8% |
VIVI RESPONSABILMENTE
Questi numeri servono per avere un quadro più completo della situazione e della sua reale gravità. Ciò non deve comunque farci abbassare la guardia, pertanto tutto ciò che già facevamo (o almeno si spera tutti facciano) per evitare le classiche influenze stagionali va comunque continuato a fare con maggiore scrupolosità:
- Starnutiamo nell’incavo tra braccio ed avanbraccio: non è che lì ci sono più anticorpi o sacche germicide ma solo perché è una zona che non viene a contatto di norma con altre persone e quindi genera meno contagio rispetto a se starnutiamo nella mano e semmai poi salutiamo qualcuno o prendiamo in braccio i nostri figli.
- Usiamo gel igienizzante germicida o se abbiamo possibilità laviamo le mani. Se le mani vengono messe sotto l’acqua corrente per 20-30 secondi va via già l’80% dei microrganismi.
- Nei bagni pubblici cerchiamo di aprire e chiudere i rubinetti o attivare gli aeratori per l’asciugatura delle mani con il gomito o con della carta.
- Non tocchiamo occhi, bocca, naso propri o altrui.
- Se siamo raffreddati usiamo la mascherina. La mascherina non serve a non contaminarci, ma serve a non veicolare patogeni che già abbiamo. Pertanto se siete un po’ raffreddati o avete mal di gola o avete la tosse, siete i soggetti giusti per indossare la mascherina.
Ultimo consiglio:
FATE IL VOSTRO DOVERE DI CITTADINI. Siamo bravi a pretendere i nostri diritti quando ci fanno un torto ed è giusto che sia così. Ma ricordate che, come recita l’articolo 2 della Costituzione Italiana il cittadino ha diritti e doveri ed è nostro dovere collaborare il più possibile per non far diffondere tale virus.
A completamento di quanto sopra detto, consigliamo a tutti i lettori, qualora avessero sintomi influenzali ma soprattutto siano venuti a contatto con persone potenzialmente infette (non il negozio cinese sotto casa se il proprietario vive qui da anni o se qualcuno ha acquistato un prodotto made in China) di dichiararlo al numero1500 istituito dal Ministero della Salute e seguire tutte le direttive.
Andare in laboratorio privato o in pronto soccorso per effettuare il test (sempre che non siate in una grave crisi respiratoria), è controproducente e fa di voi dei terroristi senza senso civico (tra l’altro i laboratori non sono adibiti a farlo).
Sareste un’arma batteriologica che diffonderebbe il virus per strada, nel pronto soccorso, al personale medico e paramedico, ai passanti, ai pazienti probabilmente in condizioni che potrebbero far risultare il contagio letale.
Siate coscienziosi e agite con senso civico. Siamo cittadini Italiani e non possiamo esimerci dalle nostre responsabilità. Rispettiamo scrupolosamente la quarantena lì dove ci viene chiesta e utilizziamo le giuste precauzioni senza diffondere panico ingiustificato. Essere uniti in questo momento e agire con la massima diligenza è l’unica strada per superare questa criticità.