Esame dell’emocromo: l’analisi della parte cellulare del sangue

Esame dell’emocromo: l'analisi della parte cellulare del sangue

Il sangue è l’essenza della vita e rappresenta lo specchio anche delle minime alterazioni degli organi più lontani.
Per questo, quella dell’analisi del sangue, risulta spesso la strada più immediata per risalire alle cause di una malattia e di sintomi apparentemente inspiegabili con la clinica e l’imaging.
Col passare degli anni le indagini sui campioni di sangue si sono moltiplicate ed hanno raggiunto livelli di precisione inimmaginabili fino a qualche decennio fa: un microlitro di sangue può consentirci di fare alcune diagnosi per le quali una volta era necessario un intervento chirurgico.

Oggi nel dettaglio, parleremo dell’emocromo e dell’esame diretto delle cellule del sangue.

Esame dell’emocromo

 

L’emocromo (o emocromocitometrico) rientra tra le analisi del sangue più prescritte dai medici perché permette di monitorare lo stato di salute generale di un paziente e inoltre, consente di sospettare o stabilire la presenza di un ampissimo spettro di malattie del sangue.

Precisamente può essere usato per:

-Screening di alcune condizioni e patologie

-Supporto alla diagnosi di varie patologie, quali anemia, infezioni, infiammazione, disordini della coagulazione o eventi neoplastici.

-Monitorare la patologia e/o l’efficacia di trattamenti dopo che è stata stabilita la diagnosi

-Monitorare trattamenti che danneggiano le cellule del sangue, come la chemioterapia o la radioterapia

 

In cosa consiste l’esame emocromocitometrico?

L’esame emocromocitometrico consiste nella valutazione di diversi parametri che si riferiscono ai principali componenti del sangue. Nel dettaglio:

1) La conta del numero di cellule ematiche ovvero:

  • Globuli rossi o eritrociti (RBC), sono prodotti nel midollo osseo e rilasciati nel circolo sanguigno quando diventano maturi. I RBC contengono l’emoglobina, una proteina che trasporta ossigeno dai polmoni ai tessuti e agli organi. Solitamente la vita media dei globuli rossi è di circa 120 giorni, pertanto il midollo osseo deve continuamente produrre nuovi RBC per rimpiazzare quelli invecchiati, degradati o perduti col sanguinamento. Varie patologie possono colpire la produzione dei nuovi RBC e/o la loro vita media, insieme a quelle che danno luogo a sanguinamenti significativi. I RBC di solito sono uniformi con variazioni minime di forma e grandezza; d’altra parte, variazioni significative possono verificarsi durante condizioni patologiche come la carenza di vitamina B12 e folati, la carenza di ferro, e altre. Se il numero di RBC normali è insufficiente, il paziente è anemico e può mostrare sintomi come stanchezza e affaticamento. Varie patologie possono causare anemia, pertanto, occorre eseguire ulteriori test per determinarne la causa.
  • Globuli bianchi o leucociti (WBC), sono cellule che circolano nel sangue, nel sistema linfatico e nei tessuti; svolgono un ruolo importante nella difesa dell’organismo contro le infezioni, oltre che nelle infiammazioni e nelle reazioni allergiche.
    I globuli bianchi vengono divisi in due sottogruppi: i granulociti (eosinofili, neutrofili e basofili) e le cellule mononucleate (linfociti e monociti).
    I WBC sono presenti nel sangue in un numero relativamente costante, che può temporaneamente aumentare o diminuire in relazione a cosa accade nell’organismo. Ad esempio, un’infezione può stimolare l’organismo a produrre un numero alto di neutrofili per combattere le infezioni batteriche. Durante le allergie invece può aumentare il numero degli eosinofili e durante le infezioni virali quello dei linfociti. In alcune patologie, come la leucemia, si altera rapidamente la produzione di globuli bianchi anomali (immaturi o maturi), con il conseguente aumento o riduzione della conta dei WBC.
  • Piastrine o trombociti, sono cellule fondamentali per l’emostasi e il processo della coagulazione.
    Quando il/i tessuto/i dell’organismo o le pareti dei vasi sanguigni vengono danneggiati, si verifica il sanguinamento, che le piastrine contribuiscono a fermare aderendo tra loro e aggregandosi nel sito della ferita.
    Pazienti affetti da condizioni e patologie che causano diminuzione della conta piastrinica (trombocitopenia) possono avere un rischio aumentato di eccessivo sanguinamento o formazione di ecchimosi. L’aumento del numero di piastrine (trombocitosi) può invece determinare ipercoagulabilità.

2) La quantità percentuale delle differenti tipologie di globuli bianchi ovvero la formula leucocitaria, relativa ai:
neutrofili, linfociti, monociti, eosinofili e basofili

3) La proporzione del volume di sangue occupata dai globuli rossi (ematocrito HTC);

La misura degli indici corpuscolari, ovvero l’analisi delle caratteristiche fisiche (forma e dimensioni) dei globuli rossi e delle piastrine, indicate da parametri come:
MCV, volume corpuscolare medio
MCH, contenuto cellulare medio di emoglobina
MCHC, concentrazione cellulare media di emoglobina
RDW, ampiezza della distribuzione dei globuli rossi
MPV, volume piastrinico medio

analizzatore automatico contaglobuli

 

Come avviene la misurazione

In laboratorio, la conta dei globuli rossi, ma anche dei globuli bianchi e delle piastrine (cellule ematiche), viene eseguita con l’ausilio di strumenti diagnostici automatizzati chiamati “contaglobuli”.

Biolab Diagnostici per la sezione “Laboratorio clinico” offre il contaglobuli URIT-5160 5 Diff, un analizzatore automatico di ultima generazione con tecnologia integrata laser e impedenziometria che consente la lettura di 34 parametri, tra cui le 5 popolazioni dei leucociti (Linfociti, Monociti, Neutroli, Eosinoli e Basoli). Inoltre può quantificare anche i reticolociti.

Per richiedere un preventivo o per maggiori informazioni, contatta il nostro servizio clienti attivo anche su WhatsApp al 393.8281190 oppure scrivi una mail ad info@biolab-srl.com