Prevenire il tumore al colon si può: la ricerca del sangue occulto nelle feci

Prevenire il tumore al colon si può: la ricerca del sangue occulto nelle feci.

Il cancro del colon-retto con oltre 43.700 nuovi casi registrati nel 2020 è il secondo tipo di tumore più frequente in Italia ed è anche il secondo nella molto poco ambita classifica dei più letali.

 

Quasi il 90% dei tumori del colon-retto si sviluppano in conseguenza ad una evoluzione di lesioni benigne (ad esempio i polipi adenomatosi) della mucosa dell’intestino che impiegano un periodo molto lungo, dai 7 ai 15 anni, per trasformarsi in forme maligne.

Ed è per questo che lo screening e la prevenzione giocano un ruolo fondamentale per salvare vite umane.

 

Secondo un recente studio condotto dell’Iarc (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro di Lione) volto a valutare l’efficacia delle procedure di screening del cancro del colon attualmente in uso, tutte le tecniche contribuiscono a ridurre la mortalità per quella che è la seconda neoplasia più diffusa tra le donne (dopo il cancro al seno) e la terza tra gli uomini (dopo i tumori della prostata e del polmone).

Lo studio ha dimostrato che grazie alle procedure di screening, oltre sei pazienti su dieci, risultano vivi cinque anni dopo aver scoperto la malattia.

 

Test per la ricerca del sangue occulto nelle feci e prevenzione del tumore del colon-retto.

 

La presenza di una piccola quantità di sangue nelle feci è spesso il primo ed unico segnale dell’avanzare del tumore del colon-retto e ad oggi il test n.1 per diagnosticarlo è quello della ricerca del sangue occulto nelle feci (FOB).

Il test (FOB) è considerato il metodo di screening ideale perchè facile da somministrare, economico e fortemente indicativo in termini di sensibilità e specificità.

Il test del sangue occulto nelle feci ricerca, attraverso diversi metodi chimici o specifiche analisi di laboratorio, la presenza di minuscole quantità di sangue in un piccolo campione di feci.

Studi recenti attestano che l’efficacia del test del sangue occulto nelle feci è massima su un campione di feci raccolto per 3 giorni consecutivi; questo modus operandi garantisce maggiore accuratezza e sensibilità del test in quanto piccole quantità di sangue possono trovarsi occasionalmente nelle feci anche per fenomeni ulcerosi o in presenza di sanguinamento delle gengive.

 

 

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