L’immunometria lavora su siero per determinare ormoni, paraormoni, droghe o agenti virali. Il nome deriva dal fatto che la reazione tra reagente e siero porta ala formazione di immunocomplessi tra la molecola che si va a ricercare, un anticorpo specifico primario e uno secondario che può essere marcato con fluorocromi o sostanze ad alto contenuto energetico o qualunque altra sostanza che permetta di essere rilevata. Fanno eccezione le molecole di dimensioni più piccole che vengono rilevate attraverso un processo di competizione con l’ anticorpo già sottoforma di complesso. Ciò significa che molecole grandi sono direttamente proporzionali alla quantità di complessi antigene-anticorpo; quelle più piccole sono inversamente proporzionali a tali complessi.
Esistono sul mercato differenti strumenti che usano più o meno lo stesso metodo ma utilizzando marcatori di anticorpi secondari diversi con relativi differenti metodi di lettura.
Il ramo dell’ Immunometria si distingue principalmente in sottocategorie, dipendenti dagli analiti: analiti tiroidei, marcatori cardiaci, marcatori tumorali, virologia, anemia, ormoni della fertilità, osteoporosi, complesso Torch, farmaci immunosoppressori.
La diffusione di una serie di patologie ha portato ad automatizzare i processi di analisi attraverso l’uso di strumenti sempre più sofisticati. Parametri meno diffusi sul territorio vengono invece rilevati attraverso il classico metodo ELISA su piastre a 96 pozzetti per le quali ci vuole un certo iter procedurale e quindi molto più tempo per arrivare ad un risultato.