Tossicodipendenze: Fentanyl … al peggio non c’è mai fine.

L’ultima moda in fatto di tossicodipendenze è arrivata, già nel nord Europa, dagli USA dove da alcuni anni sta prendendo piede una nuova droga sintetica, della famiglia degli oppiacei, denominata Fentanyl che produce, in piccolissime dosi, effetti molto più devastanti dell’eroina.

Si pensi che, la dose letale consiste nell’assunzione di pochi microgrammi (ug) della sostanza; attenzione, stiamo parlando di una quantità pari a 1×10 elevato a 6 gr. Da questo si comprende chiaramente la pericolosità di tale principio attivo che, assunto in dosi anche così piccole, può scatenare fenomeni di overdose che portano alla morte del soggetto.

Negli USA si stima che negli ultimi cinque anni, questa molecola ha mietuto circa settantamila vittime, molte delle quali in età molto giovane, al punto da far scattare una vera e propria emergenza sanitaria.

Ad aggravare la situazione, è oramai acclarata, la responsabilità di medici e farmacisti compiacenti rispettivamente nella prescrizione e fornitura di antidolorifici nei quali è presente questa molecola. Utilizzo, quindi, di questi antidolorifici come sostitutivi di droga.

E, sempre negli USA, si è scoperto che alcune persone erano riuscite ad estrarre il principio attivo del Fentanyl dai cerotti analgesici, in modo da farne una droga “a basso costo” ed accessibile, quindi, a quante più persone possibile.

Per tali motivi, l’organizzazione pubblica americana si è movimentata costringendo la giustizia a perseguire multinazionali del farmaco, quali Johnson e Johnson, Purdue Pharma, a risarcire le migliaia di persone colpite per l’incontrollata diffusione di farmaci potenzialmente letali.

E in Italia, qual è la situazione?

Fortunatamente ad oggi non si registrano casi di morte per tale assunzione di sostanze contenenti il Fenantyl, ma la presenza di questa droga sintetica sul territorio italiano è stata riscontrata in seguito a sequestri di droga avvenuti in Lombardia e nel Lazio. E’ plausibile pensare, quindi, che prima o poi possano avverarsi anche da noi casi mortali.

Per questo motivo, il Ministero della Salute ha diramato un’allerta su tale problematica dotando i centri di primo intervento nell’emergenza delle tossicodipendenze di un antidoto, il Naloxone.

Nel mondo sono conosciute più di 700 sostanze psicoattive derivanti il più delle volte da farmaci, e tra queste gli oppioidi sintetici di cui fa parte il Fenantyl, le quali possono avere effetti fino a cento volte maggiori rispetto alla morfina quali: allucinazione, delirio, paranoie ed altri tratti psicotici.

Di questo ne sono conviti assertori gli psichiatri che, da tempo, hanno lanciato l’allarme in quanto intossicazioni di questo genere sono difficili da diagnosticare e trattare.